Articolo pubblicato sul ROLLING STONES

GIU' DI BRUTTO! SONO ARRIVATI I PELO SULL'ACQUA

Li ascolti una volta e rimani di sasso: "Ma questi Pelo sull'Acqua ci sono o ci fanno?". I tre lodigiani sembrano di volta in volta i Pink Floyd, i Ligabue, i Backstreet Boys o gli Apicella de nojartri; ma sono cloni talmente perfetti che potresti tranquillamente scambiarli per i Pink Apicella Boys. "Vabbé", pensi, "a copiare son bravi tutti". Poi li ascolti una seconda, una terza, una quarta volta e cominci a chiederti se "Ehi, ma possibile che non ho proprio un cazzo di meglio da fare?". Suonano vintage ed heavy, chitarre al testosterone e ballad da limone, con quel brio da anziani bocciofili che incollerà alle casse tutti i fan del suono duro e puro.

Recensione pubblicata su FAMIGLIA CRISTIANA

SORPRESA: LA RIVOLUZIONE È IL POP DEMENTE DEI PELO SULL'ACQUA

Altro che waves, rock da bassifondi, lavaggi del colon. Per i Pelo sull'Acqua la rivoluzione significa riprendersi il pop classico, quello che dai Beatles discende fino a Gangnam Style, senza sensi di colpa... anzi! Sono "canzoni da branco, motivetti idioti e ritornelli killer che tutti possono canticchiare, anche tua mamma", come si legge sulle piastrelle dei molti Autogrill in cui i tre hanno pisciato. Vero: questi ragazzi - poco meno che trentenni, del basso Lodigiano - dimostrano capacità melodiche provocatorie, steccate imbarazzanti, ritmiche sincopate e umorismo da Bagaglino. Alla festa alla festa di Teto è il singolo acchiappaconsensi, una di quelle cavalcate elettriche in punta di plettro che ascolti una volta e ricordi per sempre, un viaggio folk-psichedelico impossibile da dimenticare. A imperversare per tutto l'album sono le chitarre, quasi sempre soliste (indimenticabile l'attacco 'sangue e arena' di Tanfì), la cui qualità impenna nelle tracce realizzate in collaborazione con Rasta, il versatile menestrello dei Putridz. Insomma, Pelo sull'Acqua: tre autentici fuoriclasse. Come i Ricchi & Poveri, ma più stupidi.

Stralcio dell'intervista rilasciata per CIOÈ

NON TUTTI I PELI SONO SUPERFLUI

I Pelo sull'Acqua sono un gruppo emergente della scena pop italiana, ma non sono ancora conosciuti al grande pubblico. Quindi, ragazzi, raccontatecelo voi: chi sono i Pelo sull'Acqua? E come nascono?

Marcolo: Oh, ma sono domande difficili... non è il Cioè questo?
Viso: Beh, i Pelo nascono da una realtà difficile, come quella del Chievo; è sempre dura emergere in provincia...
Ido: Pelo chi?

Appunto, "Pelo chi"?

Viso: Sono fondamentalmente tre pirla, più altri pirla che di volta in volta collaborano, più altri pirla che hanno la pazienza di ascoltarci dire pirlate. Insomma, i Pelo siamo tutti noi!
Marcolo: C'è un Pelo in ciascuno di noi...
Ido: ...più un'importante tasso alcoolico.

Ho letto che venite tutti da progetti diversi. Che progetti erano?

Viso: Personalmente ho collaborato con diversi gruppi, sia in qualità di cantante (di supporto) che in qualità di manager. In particolare con i Left Barra, gli Shadow Screamer, gli Scrumble Eggs e, per ultimi, le Nebbie di Avalon, per i quali curavo i rapporti con i fans e con le major. Purtroppo poi ognuno ha intrapreso la sua strada (figa, alcool, satanismo).
Ido: Io continuo a collaborare con i Putridz, come compositore e bevitore. Ho un ottimo rapporto con quei ragazzi, e non me la sono sentita di abbandonarli, nonostante l’enorme successo dei Pelo. Ho anche una maglietta con scritto Putridz, è questa qui, guarda...
Viso: Io dopo un periodo di lontananza dalla musica ho sentito il dovere di ricominciare, per me stesso ma soprattutto per i fans...
Ido: Per le spruzzine, vorrai dire...
Marcolo: Eh eh, Viso, sei proprio un maledetto!